Utili, concreti suggerimenti e spunti di riflessioni per docenti, famiglie e studenti
Per i docenti
– DAD non è link e compiti: la relazione educativa va mantenuta, sempre.
– Accompagniamo la valutazione con diari di bordo, lavori e progetti che gli studenti possono ugualmente fare in gruppo e poi restituire. Non la riduciamo alle sole interrogazioni.
– Invocare la privacy non ha senso, perché non esiste: gli studenti possono registrare le lezioni per uso personale.
– Se l’alunno è in quarantena o in isolamento e non frequenta la scuola in presenza la scuola deve garantire la DAD.
– La scuola è tenuta a garantire la didattica in presenza a tutti gli studenti con Disabilità o DSA.
– Il PDP va rispettato sempre, anche in DAD.
– Diamo a tutti gli strumenti compensativi: non possono che trarne vantaggio i vostri studenti!
– La verifica non va valutata meno perché lo studente ha fatto uso di strumenti compensativi. È un suo diritto.
Non vuol dire facilitarlo, né aiutarlo. Vuol dire metterlo alla pari degli altri compagni di classe.
Per le famiglie
– Il MIUR ha stanziato diversi milioni di euro per l’acquisto di device per gli studenti per garantire loro il diritto allo studio, frequentando la DAD. Le scuole, a tale proposito, possono richiedere strumenti quali tablet, computer, ecc. Chiedete informazioni alla scuola di vostri figlio.
– Le principali compagnie telefoniche hanno messo a disposizione traffico illimitato ai fini della DAD. Richiedili a questo link: https://solidarietadigitale.agid.gov.it”
– È bene far visionare le mappe realizzate dallo studente agli insegnanti prima della verifica.
– Fatevi inviare via e-mail bozza di PEI e PDP, in quanto è la famiglia ad essere titolare della privacy del proprio figlio.
-Per la firma di PEI e PDP, fare una scannerizzazione o, in alternativa, una foto e poi rinviare via e-mail alla scuola, evitando spostamenti e assembramenti.
– Ritagliate e concedetevi alcuni momenti della giornata per fare attività fisica. Da una ricerca dell’UNICEF risulta che conseguenza della quarantena risulti essere un elevato rischio di obesità.
Autore: Dott.ssa Rossella D’Alessandro